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CAPRARA (chiamata anche Capraia o Capperaia)

Il nome originario le fù dato dai Greci intorno all'anno 1000 a.c., è dovuto all'antica presenza della Capra Selvatica, che un tempo viveva liberamente sull'isola. Successivamente i Romani la chiamarono "Capraia" forse per tradurre dal greco "Aegylon" (Terre delle Capre). Caprara è un'isola disabitata, prevalentemente rocciosa, priva di alberi, ma ricoperta di vegetazione a macchia di lentisco, capperi e fiori. A nord la costa è alta, mentre il versante a sud scende dolcemente verso il mare fino a "Punta Secca" luogo spettacolare molto ambito dai sub. Sull'Isola si trova un faro diroccato che all'imbrunire si specchia magicamente in un "laghetto" sotto "l'architiello", un arco naturale in roccia, largho 5 metri e alto 6 mt., eroso dal mare e dal vento, un vero capolavoro che incanta e che fu anche scenario di uno spot pubblicitario televisivo di una notissima marca di cioccolatini. Caprara è solitamente meta per pochi, sopratutto nel versante nord dove si possono visitare il Grottone (alto 15 metri, largo 8 e lungo 10), la bellissima Cala dei Turchi e la stupenda Cala Pietre di Fucile con la sua piccola grotta dove si può accedere solo a nuoto. Sul lato sud, invece, si può ammirare la statua immersa di Padre Pio, è sufficiente mettere la testa in acqua per vederla, anche se si trova a una profondità di 10 mt. ed è alta 3. Da segnalare anche gli "Scoglietti", un gruppo di sei grandi scogli proprio di fronte a San Nicola luogo ideale dove farsi un bagno, specchiarsi nel mare cristallino e regalarsi la pace delle isole Tremiti.

 

 

 

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